Dovrei essere su tutte le piattaforme? Si, no? Quali in particolare?
Questa è la domanda che interessa tutti coloro che gestiscono l’immagine del brand e la sua reputazione. Soprattutto in un panorama in continua evoluzione, sempre più ricco di nuove opportunità e piattaforme, in grado di tradurre le nuove esigenze di intrattenimento in maniera ibrida, tra realtà e Metaverso.
Opportunità che stanno cogliendo diversi brand internazionali, come quelli nel settore della moda e del B2C, che hanno già investito in Roblox, la piattaforma ibrida tra social network e gaming. L’ultimo caso tra tutti Gucci e Spotify qualche settimana fa, così come Nike.
Roblox, è la piattaforma che unisce l’incontro con amici, come un social network, ma anche la possibilità di poter giocare liberamente online all’interno di diversi “mondi” (nei quali è possibile anche effettuare acquisti in-game).
La caratteristica interessante di questa piattaforma è che si auto alimenta con i “mondi” creati dagli utenti, il 2% di loro, afferma Roblox, è infatti anche “creatore”. Attraverso un semplice programma scaricabile dalla piattaforma è possibile costruire il proprio universo e aprirlo a tutti. Ha la possibilità infatti di ospitare fino a 100.000 utenti contemporaneamente. Un’opportunità che molti brand non si sono lasciati sfuggire.
È però da considerare che, la community che vive questa piattaforma è molto attiva, ma è altrettanto vero che la maggioranza dei suoi utenti ha un’età media che va dai 7 ai 17 anni e coinvolge principalmente il mercato americano, brasiliano e russo.
Allora qual è la risposta giusta? Non perdere di vista la rotta!
Nuove strade significano nuove opportunità da esplorare, ma è altrettanto importante non dimenticarsi a chi il nostro brand si sta rivolgendo.
Rincorrere l’onda del momento, dalla scelta delle ultime piattaforme fino ad una sbagliata strategia di real time marketing, potrebbe portare più svantaggi che benefici.
Investire nelle diverse piattaforme, anche se gratuite, richiede competenze, tempo, creazione e moderazioni di contenuti.
Informati sempre sulle caratteristiche di ogni strumento: dati, statistiche e community.
Potrebbe davvero essere il mio megafono migliore?
La risposta quindi a “esserci o non esserci?” è molto soggettiva perché va calibrata in base alla strategia di marketing.
Se hai paura di perdere la rotta, prova a farti queste domande:
Che tipologia di brand rappresento? A chi si sta rivolgendo? Cosa ama fare il mio target di riferimento? Dove ama passare il suo tempo libero? Quali piattaforme presidia di più? E soprattutto, sei sicuro siano solo quelle?
Gli insight dei diversi strumenti di marketing sono un valido alleato, ma lo è anche chiedere direttamente. Le survey, infatti, sono sempre un buon modo non solo per avere conferma delle proprie nozioni, ma anche per poter abbattere il muro di “impersonalità” che spesso si rischia di creare con una comunicazione non sempre centrata.
Forse allora la domanda dovrebbe essere: Sei sicuro di star presidiando tutti i canali su cui si trova il tuo utente?
Se ti va, possiamo scoprirlo insieme 🙂